Come rinnovare il bagno senza rimuovere le piastrelle
In questa mini guida mettiamo a confronto alcuni metodi che normalmente usiamo per rinnovare il bagno senza togliere rivestimenti e pavimenti, con il vantaggio di ridurre i tempi realizzativi e allo stesso tempo risparmiare sui costi di demolizione e smaltimento
Il restyling del bagno senza demolizioni è diventato sempre più popolare. Questo approccio offre numerosi vantaggi, tra cui risparmio di tempo, riduzione dei costi e minor fastidio per i vicini durante i lavori di ristrutturazione. Tuttavia, è fondamentale tenere presente che questo tipo di intervento è possibile solo se l’impianto idraulico è in buone condizioni.
Indice
L’Importanza dell’Impianto Idraulico
L’impianto idraulico è il cuore del bagno e svolge un ruolo cruciale nel garantire il corretto funzionamento di lavandini, docce, vasche da bagno e servizi igienici. Quando si pianifica un restyling del bagno senza demolizioni, è essenziale verificare preventivamente il suo stato di salute. Se l’impianto idraulico presenta problemi nascosti o danni, procedere con interventi di questo tipo potrebbe portare a complicazioni e costi aggiuntivi nel lungo termine. Ad esempio, se le tubature sono vecchie e corrose, potrebbero verificarsi perdite d’acqua che obbligano a demolizioni e riparazioni che andrebbero a impattare sulle nuove finiture installate. Investire nella valutazione preventiva e nella manutenzione dell’impianto prima di procedere con il restyling è una decisione sagace che può aiutare a prevenire problemi e garantire un risultato finale soddisfacente e duraturo.
Una volta accertato che l’impianto del bagno è in buone condizioni, ecco una mini guida per scegliere come rinnovare il bagno di casa senza demolire i vecchi rivestimenti.
Verniciarle le piastrelle con resina
La soluzione più semplice ed economica per rinnovare i rivestimenti del bagno è l’applicazione di vernice colorata sulle fughe o, alternativamente, sia sulle fughe che sulle vecchie piastrelle. Le vernici più comuni per coprire rivestimenti e pavimenti del bagno sono bicomponenti, a base di resina e miscelabili con acqua, ideali per ambienti umidi. Il costo di queste vernici si attesta attorno a 80-90 euro per 20 mq. Per calcolare la quantità di prodotto necessaria, è consigliato moltiplicare per due la superficie delle piastrelle da trattare poiché si consiglia l’applicazione di almeno due mani di vernice.
Il lavoro di pittura si presta bene al fai-da-te, ma richiede precauzioni aggiuntive rispetto alla pittura di una parete, poiché la tipologia di vernice deve essere applicata con maggiore precisione e sono necessarie operazioni aggiuntive prima e dopo la colorazione. Prima di procedere con la verniciatura, è fondamentale pulire accuratamente le fughe e le piastrelle. La pulizia deve essere eseguita con prodotti specifici per piastrelle, in grado di rimuovere le incrostazioni e allo stesso tempo migliorare l’aderenza della vernice. Il costo di un detergente per piastrelle normalmente varia da 10 a 15 euro per 20 mq.
L’ultima fase consiste nell’applicare una finitura trasparente di resina poliuretanica per proteggere gli strati precedenti. Il costo del protettivo per piastrelle verniciate con resina è di circa 100 euro per 20-25 mq.
I vantaggi della verniciatura delle vecchie piastrelle del bagno sono principalmente tre: costo ridotto, possibilità di fai-da-te e tempi ridotti. Tuttavia, è importante considerare che la verniciatura è un intervento Smart, ma potrebbe essere meno duratura rispetto ad altre soluzioni.
Posare un secondo strato di piastrelle
Per coloro che vogliono rinnovare il bagno senza rimuovere i vecchi rivestimenti e desiderano una soluzione più resistente e duratura rispetto alla verniciatura in resina, la posa in opera di un secondo strato di piastrelle sopra quelle esistenti è un’opzione da considerare.
Se si opta per questa soluzione, è importante valutare due fattori: la resistenza delle piastrelle preesistenti e il tipo di rivestimenti che possono essere sovrapposti.
Proviamo a esaminare più da vicino.
Le piastrelle esistenti devono essere abbastanza stabili e ben aderenti al muro per accogliere le nuove piastrelle sovrapposte, quindi è necessario testare quelle esistenti con una accurata battitura.
Se ci sono piastrelle instabili o danneggiate, è importante sostituirle prima di applicare il secondo strato.
Per garantire una perfetta aderenza, ed evietare di ridurre eccessivamente lo spazio, è consigliabile optare per piastrelle leggere e a basso spessore, circa 3-6 mm, avendo l’accortezza di applicare una rete in fibre sul retro. Chiaramente, la posa di queste piastrelle richiede competenze specifiche e dovrebbe essere affidata a piastrellisti professionisti.
In termini di costi, è necessario considerare sia la manodopera per la posa delle piastrelle, che varia da 16 a 25 euro al mq, sia il costo di acquisto delle piastrelle.
Posare un microtopping in resina o microcemento
Una soluzione più impegnativa dal punto di vista economico, ideale per coloro che desiderano un effetto moderno e pulito, è applicare sulle piastrelle esistenti il microtopping. Un’opzione di ristrutturazione del bagno che offre un aspetto moderno e pulito, ideale per coloro che cercano un aggiornamento senza dover rimuovere completamente le vecchie piastrelle. Consiste nella creazione di uno strato sottile sopra le piastrelle esistenti utilizzando un prodotto a base di resina, come la resina cementizia o il microcemento. Questi materiali consentono di coprire le piastrelle senza lasciare fughe visibili, creando superfici uniformi senza interruzioni.
La resina cementizia e il microcemento fanno parte di una vasta gamma di prodotti che offrono molteplici effetti estetici, che vanno dal liscio al materico, con la possibilità di scegliere tra diverse colorazioni. Questo permette di personalizzare il bagno secondo le preferenze individuali, creando un ambiente contemporaneo e di design.
Tuttavia, è importante considerare che il topping è una soluzione più impegnativa dal punto di vista economico rispetto ad altre opzioni di ristrutturazione, poiché richiede materiali specifici dal costo elevato e manodopera qualificata per l’applicazione corretta del rivestimento. Quindi, è importante valutare attentamente i costi e i benefici prima di optare per questa soluzione.
E’ fondamentale rivolgersi a posatori esperti per la stesura del topping, in quanto la corretta applicazione richiede conoscenze specializzate e competenze specifiche. A seconda della miscela e del prodotto utilizzato, possono essere necessarie modalità e tempistiche di posa diverse per garantire un risultato ottimale.
Le cinque fasi descritte sono cruciali per assicurare un’installazione corretta e duratura:
1| Pulizia profonda della piastrella: È importante rimuovere qualsiasi residuo, sporco o grasso dalle piastrelle esistenti per garantire una buona adesione del topping;
2| Rasatura delle fughe: Le fughe tra le piastrelle devono essere rasate per creare una superficie liscia e uniforme su cui applicare il rivestimento;
3| Applicazione di un prodotto resinoso di fondo: Questo strato di fondo, eventualmente rinforzato con una rete plastica per aumentare la resistenza, fornisce una base adeguata per l’applicazione successiva del topping;
4| Stesura dello strato di resina o microcemento: Lo strato di topping, con uno spessore di almeno 2,5 – 3 mm, viene applicato uniformemente sulle piastrelle esistenti. È importante seguire attentamente le istruzioni del produttore per garantire una posa corretta.
5| Finitura trasparente di protezione: Una volta che lo strato di topping è stato applicato e ha asciugato completamente, può essere aggiunta una finitura trasparente per proteggere la superficie e migliorare la durabilità nel tempo.
Ogni fase richiede precisione e attenzione ai dettagli per assicurare un risultato finale di alta qualità. Pertanto, è consigliabile affidarsi a professionisti con esperienza nel settore per ottenere i migliori risultati possibili.
I costi del rivestimento con il topping in resina o microcemento variano notevolmente in base agli effetti estetici desiderati, che variano dalla semplice applicazione fino alla spatolatura e ai decori artistici. Per avere un’idea approssimativa del costo, è utile considerare che per rivestire una grande superficie, il costo del topping si aggira generalmente tra i 70 e i 150 euro al metro quadrato, a seconda del tipo di prodotto utilizzato. Tuttavia, per la ristrutturazione di un bagno esistente, dove le dimensioni sono più ridotte e l’applicazione risulta più complessa, è probabile che i costi siano superiori. In tal caso, il posatore calcolerà il costo in base al tempo richiesto e alla specifica tipologia di effetto desiderato. È importante tenere presente che questi sono solo valori indicativi e che i costi effettivi possono variare a seconda di diversi fattori, tra cui la complessità del lavoro e la regione geografica. Quindi, si consiglia sempre di richiedere preventivi dettagliati a posatori qualificati prima di fornire l’incarico e avviare il lavoro.
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