Ristrutturare il bagno, quello che devi sapere prima di iniziare i lavori

Come realizzare i lavori? Quanto può costare la ristrutturazione? Quali sono i tempi per realizzarla? Esistono delle detrazioni fiscali? Niente paura! In questo articolo vi forniremo una semplice guida che illustrerà passo passo le fasi, i tempi e i costi per ristrutturare il bagno di casa.

Eliminare gli impianti obsoleti, sistemarli secondo norma, sostituire i sanitari con altri più contemporanei, rivestire le superfici con nuovi materiali è un’impresa impegnativa che ai più spaventa e scoraggia. Rifare il bagno può incutere timore ai proprietari di casa perchè comporta innumerevoli variabili pertanto è sempre opportuno affidarsi a tecnici esperti per evitare di subire danni, dilatare i tempi e sostenere costi imprevisti che rischiano di far sforare il budget iniziale.

Partire col piede giusto

La ristrutturazione completa del bagno prevede una serie di fasi che, se ben eseguite con la corretta successione, permettono di raggiungere il risultato nel modo ottimale e nei tempi stabiliti. Diffidate da chi sostiene di completare la ristrutturazione di un bagno in 5 giorni. Per evitare ritardi di consegna è importante preventivare almeno 10 giorni lavorativi. In generale, le tempistiche variano da due a tre settimane (dipende dal tipo di intervento). I costi variano da zona a zona. A Roma il prezzo medio richiesto da un’impresa edile per il rifacimento completo di un bagno è circa 4.000 euro. Cifra a cui aggiungere il costo dei materiali (piastrelle, pezzi igienici, rubinetteria, etc.).

I vantaggi di ristrutturare un bagno sono molti. Ad esempio è possibile sostituire la vecchia vasca con una nuova doccia, inserire moderni accessori per renderlo più confortevole, sostituire le vecchie tubazioni e rendere più efficiente l’impianto. Inoltre, non va trascurata la possibilità di detrarre il 50% dei costi per i lavori da compiere. La detrazione, infatti, comprende sia le spese per i lavori sia quelli per i materiali (se forniti dalla ditta. IVA 10% per le ristrutturazioni). Il bagno è un luogo della casa denso di impianti, motivo per cui la ristrutturazione completa dei servizi igienici è considerato a tutti gli effetti un intervento di manutenzione straordinaria, anche se spesso non è richiesta alcuna pratica edilizia.

Per realizzare uno spazio nuovo è indispensabile liberarsi del vecchio, quindi è bene sapere che quando inizieranno i lavori per il rifacimento del bagno la casa si trasformerà in un cantiere con diverse maestranze: muratori, idraulici ed elettricisti che dovranno essere dirette in piena sicurezza da una figura professionale esperta.

I muratori si occuperanno dell’eventuale demolizione di qualche tramezzo, della rimozione di sanitari e piastrelle e dell’installazione dei nuovi rivestimenti. gli elettricisti dovranno risistemare l’impianto elettrico e installarne uno nuovo a norma,  mentre gli idraulici si occuperanno dei lavori sulle tubazioni, dell’eventuale spostamento del radiatore e della sostituzione dei sanitari.

Analizziamo nel dettaglio tutte le fasi necessarie per realizzare un bagno nuovo di zecca.

© Atelier22 – ph photo: Gabriella Arena. Luogo: Roma “Flaminio” (progetto Atelier22)

 

Fase A: demolizioni

I muratori, per prima cosa provvederanno a rimuovere e smaltire i sanitari, poi interverranno sui muri eliminando le porzioni che non servono e tutti i vecchi rivestimenti. Successivamente, rimuoveranno il pavimento e i tubi dell’impianto idrico ed elettrico. Una volta ripulito il sottofondo, sarà possibile calcolare se lo spessore del massetto consente il corretto posizionamento dei nuovi impianti nella configurazione prevista dal progetto. Quindi si valuterà se, e dove, occorre aumentare la quota di pavimento con l’aggiunta di uno o più gradini per assicurare ai tubi la necessaria inclinazione (1%, ovvero  un abbassamento di 1 cm ogni metro lineare)

Fase B: posa degli impianti idrico ed elettrico

Terminate le demolizioni, sulle pareti e sul pavimento si realizzano le tracce nelle quali saranno collocate le tubazioni idriche e i nuovi punti acqua in base a come previsto dal progetto (serve un punto acqua per l’attacco idrico di ogni singolo elemento). Successivamente, gli elettricisti installeranno i cavi dell’impianto elettrico e poseranno le prese e i punti luce.

Per la doccia è necessario prevedere un’apposito scarico a pavimento (dove l’acqua potrà defluire grazie alla pendenza realizzata). Oggi, con particolari accessori e griglie, è possibile anche evitare i gradini prevedendo appositi scarichi a parete. Se si prevede un soffione fisso, a muro o a soffitto, è necessario prevedere una doppia uscita di adduzione.

Anche la vasca richiede lo scarico a pavimento, per i modelli con idromassaggio occorre predisporre anche una presa elettrica dedicata. Se si ha un’unico bagno e si vuole inserire sia la vasca che la doccia, con un pò di spazio in più e soluzioni ad hoc l’idea è realizzabile. Inoltre l’adiacenza di vasca e doccia è un vantaggio dal punto di vista tecnico perchè è più semplice realizzare gli attacchi e gli scarichi.

Fase C: posa in opera di pavimento e rivestimenti

Terminata la posa degli impianti, si tamponano con malta tutti i solchi a parete e se ne uniforma la superficie. Sul pavimento si getta un primo sottofondo di circa 2 cm che copre gli impianti (compresi i tubi di riscaldamento collegati ai radiatori). Se il riscaldamento è a pavimento, i pannelli con circuito si posano sopra questo sottofondo e poi se ne realizza un’altro. A terra si realizza poi il massetto. Se il massetto è di tipo tradizionale, dopo la posa in opera, meglio non avere fretta e aspettare qualche giorno in più per farlo asciugare bene. Se si ha fretta di ultimare il lavori nel minor tempo possibile meglio optare per dei prodotti premiscelati ad asciugatura rapida.

Completata questa fase si può procedere con l’installazione dei rivestimenti scelti. Si posa per prima il pavimento che può essere in pietra, ceramica, resina o legno, successivamente si completerà il tutto con il rivestimento delle pareti.

Fase D: installazione dei sanitari e dell’arredo bagno

Siamo giunti all’ultima fase, la più veloce e sicuramente quella che darà più soddisfazione perchè manca poco per vedere il nuovo bagno finito. E’ giunto il momento di installare i sanitari, i mobili e gli accessori bagno. E’ bene sapere che i sanitari sono prodotti in molte forme e stili diversi, e la loro installazione può essere di due tipi: a pavimento o sospesa. L’installazione a pavimento è quella più diffusa ed economica dato che i sanitari vengono semplicemente posati a pavimento e collegati alle tubazioni dell’acqua e agli scarichi. L’installazione dei sanitari sospesi è più laboriosa, poiché richiede la realizzazione di staffe fissate al muro del bagno, con qualche complicazione in più, specie nel caso di sostituzione di vecchi sanitari a pavimento. Infatti, in questo caso, quasi certamente occorrerà intervenire sulla statica del muro al fine di fissare in sicurezza i robusti tasselli necessari per il fissaggio delle staffe a sostegno dei sanitari a sbalzo. Questa scelta, quindi, è più costosa e dovrà essere comunicata ad inizio lavori.

Una volta ultimato il bagno è sempre preferibile evitare il fai da te e chiedere all’impresa di installare gli elementi di arredo da fissare a muro (portasciugamani, portarotolo, portasalviette). Ciò è necessario per evitare di rovinare, con un foro maldestro, le piastrelle appena applicate o peggio ancora centrare un tubo dell’acqua o un cavo elettrico con il rischio di richiedere alla ditta un tempestivo intervento di ripristino che spesso si rivela invasivo e decisamente costoso.

© Atelier22

 

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